M57 – Nebulosa Anello.

Questa sera, dopo una pessima giornata di pioggia torrenziale, ho visto uno squarcio di cielo molto nero, evidentemente tutta la polvere e lo smog erano stati spazzati via dall’acqua. Scorgeva subito a occhio nudo un Giove molto luminoso, con il quale non mi sono soffermato più di tanto, causa giorno feriale.

Dò una occhiata alla cartina stellare, per vedere quale oggetto nuovo potevo osservare. Inizialmente tento l’ammasso M4 ma senza successo  a causa di alcune nuvolette passeggere.

Poi decido di tentare per la prima volta l’oggetto M57 detto più comunemente Nebulosa anello o Ring Nebula osservabile nella costellazione della Lira.

Guardo la mappa, e data l’ottima visibilità riesco a scorgere a occhio nudo con molta facilità beta e gamma Lirae. Verso il centro di questa retta immaginaria senza alcuna difficoltà noto immediatamente la nebulosa planetaria. All’osservazione diretta aveva la classica forma circolare che si osserva in foto. Non so se era l’immaginazione, ma sono riuscito a scorgere un particolare e tenue colorito. Osservando con visione distolta riuscivo a vedere l’oggetto molto più nettamente. Usando il filtro nebulare ho ridotto il contrasto del fondo cielo, ma niente di che. Ho fatto prove anche con altri ingrandimenti, ma ho preferito usare il minimo (60x)

Molto emozionante, poichè è la prima vera nebulosa che riesco a distinguere per bene con i miei occhi. Più che una nebulosa mi sembrava un bel globulo rosso.

FOTO TRATTA DA INTERNET (Magari l’avessi potuta vedere così grande e colorata)

m57 nebulosa anello

M3 e M92

Stasera per la prima volta ho osservato questi due ammassi globulari del catalogo Messier, M3 e M92. Il primo, molto facile da trovare, poco sopra Arcturus nella costellazione Bootes, il secondo visto più tardi, nella costellazione di Ercole. Purtroppo essendo troppo deboli non ho modo di fotografarli in webcam.

Ho quindi poggiato la digitale A MANO sull’oculare e ho fotografato quel batuffolino visibile decentemente solo con visione distolta, scusate quindi per la pessima qualità, ma lo posto giusto per documentare la cosa per uso interno.

Povero cielo inquinato.

 

m3.jpg

Giove + Modifica firmware Philips ToUcam

Ieri sera, di ritorno dall’uscita del sabato, verso le 3.30 ho notato finalmente un bel cielo da casa mia.
Giove era visibile in maniera molto nitida anche a occhio nudo, e dal tele l’ho visto come non mai.

Ottimi contrasti, ben visibili le lune, immagine stabile, una meraviglia insomma.
Ieri, nel pomeriggio avevo smanettato un po’ con dei software per modificare le impostazioni della mia webcam philips ToUcam Pro. Tramite WcrMac è possibile infatti sostituire completamente il firmware con quello della webcam più moderna spc900 con diversi parametri di otturazione, o usare delle apposite macro che trasformano l’output in formato RAW ossia grezzo, senza alcuna pre elaborazione. Le immagini provenienti dal ccd vengono trasferite al pc così come sono, per questo però bisogna utilizzare degli appositi software che ri trattano l’immagine e la convertono in un formato accettabile.

Grazie al raw si dovrebbero superare degli ostacoli di risoluzione, solo che a me hanno causato ieri più problemi che altro, a causa dei software che fanno le bizze.

Ho infatti filmato Giove tramite IRIS con la modalità video capture, sempre in formato raw a colori. Successivamente ho provato sia con iris, che con registax a trattare il processo chiamato debayerizzazione per convertirla in una bitmap comune. Fatto sta che non so come, ma i colori non si vedono e la risoluzione è peggio del metodo non raw che usavo prima, non so cosa io abbia sbagliato.

Farò altre prove in merito, riusando lo stesso filmato o provando a cambiare la modalità di acquisizione, forse la luce era troppo debole.

In ogni caso voglio mostrarvi il pessimo risultato:
Giove

Qui il filmato originale in RAW: http://www.youtube.com/v/z90OQRRWSKw

Dopo Giove, ho voluto testare il filtro nebulare discusso nel post precedente.
Ho provato a cercare prima la dumbell M 27, ma non ci sono riuscito, poi ho tentato con la nebulosa Velo nella constellazione del cigno, ma mi sono perso circa 4, 5 volte, avevo poche stelle di riferimento, ma a dire il vero si tratta solo di mia inesperienza, arrivavo proprio nelle immediate adiacenze e poi perdevo la strada.

Poi verso le 5.30, sagittario era ormai alta e aveva superato lo strato arancione dell’inquinamento e mi sono dedicato con successo all’osservazione visuale della nebulosa Trifida (m20), ovviamente da casa mia intravedevo appena la formazione nebulare, e senza filtro vedevo giusto la formazione stellare, ma è stato comunque uno spettacolo bello da vedere, poi sono passato all’ammasso M21 con la sua miriade di stelline. Purtroppo non avendo ancora la motorizzazione non mi sono proprio azzardato a tentare di fotografarli.

Poi è iniziata l’alba e ho dovuto smettere, però nonostante le mie incompetenze sono rimasto alquanto soddisfatto.

Allacciare le cinture, si parte!

Inizia la mia nuova avventura da astrofilo.
Riassunto delle puntate precedenti:

Decido di acquistare un telescopio dopo anni in cui l’astronomia era già una passione, ma sia per motivi

economici, sia per problemi di inquinamento luminoso non mi ero mai spinto fino all’acquisto, mi limitavo ad

osservarli dalla vetrina dei negozi.
Lo sprint decisivo è stato un giorno, quando, passando da MediaWorld vedo un Konus MotorMax 90 (maksutov) e

un newtoniano da 114, due giocattolini motorizzato, e inizio a desiderarne uno.
Mi documento un po’ su internet e capisco che questi attrezzi da “centro commerciale” sono scarsi, nel senso

che magari i loro parametri ottici sono anche non malaccio, ma dispongono di attrezzatura di fascia bassa

(montatura instabile, oculari a fondo di bottiglia, etc).
Per cui mi trattengo dal desiderio impellente e inizio a studiare quale modello mi sarebbe stato più consono.
Mi iscrivo sui vari forum di astrofilia e leggo che la cosa migliore sarebbe quella di iscriversi ad un

circolo astrofili locale e farsi consigliare, magari vedendo anche all’atto pratico in un telescopio.
Mi sarebbe anche piaciuto, ma un po’ per questioni di tempo e un po’ per “timidezza” non mi sono ancora

affacciato in questa cosa.

Inizialmente stavo per prendere uno Zyel Galaxy (un newton 150mm da circa 500 euro), ma poi non so per quale

motivo ho iniziato a prendere la fissa per il mak mc127 della skywatcher. Vedo le varie recensioni sul mak127  e mi pare

veramente un bello strumento, comodo leggero e con una buona risoluzione. Ovviamente in città non avrei

potuto spingere troppo sul deepsky per cui meglio concentrarsi su pianeti e luna.

Cercando cercando, contatto un rivenditore telefonicamente, che mi riferisce di un suo amico che vende solo il

tubo del modello che cerco ad un prezzo appetibile. Da qui la molla di prenderlo usato, rischiando, ma

consapevole del fatto che gli astrofili sono un po’ tutti molto gelosi dei loro strumenti, quindi ben tenuti.

Ho cercato quindi una montatura sempre usata, e tramite ebay, conosco un simpatico ragazzo (poi aggiunto su

msn) che mi vende montatura eq3.2+motorizzazione ad un prezzo buono.
Disavventure successive:

Mi arriva la montatura, monto il tutto, attacco la pulsantiera con un alimentatore e tutto funziona.
Ne collego un altro per provarlo  e all’improvviso le luci impazziscono e non funziona più un tubo. Morale

della favola, ho bruciato la pulsantiera. Con vecchie reminiscenze di elettronica, mi sono messo con tester

alla mano per cercare di salvare il salvabile e provo con insuccesso a ripararla.
Cerco in giro, ma niente, sono costretto ad ordinarla nuova e costa un botto, pazienza.

Arriva finalmente il telescopio, provo a montarlo sulla eq3.2 e non si aggancia, l’attacco è completamente

diverso, scopro che ci vuole una barra chiamata a coda di rondine che non ho.
Ovviamente mi arrabbio, ma non ho con chi prendermela.
Decido quindi di provare ugualmente il tele, poggiandolo alla buona e fissandolo con del “NASTRO ISOLANTE”.
Funziona tutto, cielo un po’ coperto.
La sera successiva lo testo con saturno, visione mozzafiato, si fa la fila nella mia stanza per osservare in

quel buchetto.

Giro un po’ per cercare qualche altra cosa interessante, ma nulla di che, vedo chiaramente la stellina doppia

accanto a polaris per rendermi conto della magnitudine limite, becco Alcor e Mizar nell’Orsa maggiore.
La notte è il turno di Giove. Niente di che, grande ma distinguo a malapena la fascia rossa.

Il giorno dopo passo da un fabbro, mi porto con me la staffetta sotto al telescopio e la testa equatoriale.

Prendiamo vari tubolari e fonde vari pezzi per creare un adattatore mooolto artigianale adatto a sostenere il

telescopio sulla testa.
Questo è il risultato

 

cimg4153.JPG

 

Mak127

 

A breve le mie nuove disavventure…