M57 – Nebulosa Anello.

Questa sera, dopo una pessima giornata di pioggia torrenziale, ho visto uno squarcio di cielo molto nero, evidentemente tutta la polvere e lo smog erano stati spazzati via dall’acqua. Scorgeva subito a occhio nudo un Giove molto luminoso, con il quale non mi sono soffermato più di tanto, causa giorno feriale.

Dò una occhiata alla cartina stellare, per vedere quale oggetto nuovo potevo osservare. Inizialmente tento l’ammasso M4 ma senza successo  a causa di alcune nuvolette passeggere.

Poi decido di tentare per la prima volta l’oggetto M57 detto più comunemente Nebulosa anello o Ring Nebula osservabile nella costellazione della Lira.

Guardo la mappa, e data l’ottima visibilità riesco a scorgere a occhio nudo con molta facilità beta e gamma Lirae. Verso il centro di questa retta immaginaria senza alcuna difficoltà noto immediatamente la nebulosa planetaria. All’osservazione diretta aveva la classica forma circolare che si osserva in foto. Non so se era l’immaginazione, ma sono riuscito a scorgere un particolare e tenue colorito. Osservando con visione distolta riuscivo a vedere l’oggetto molto più nettamente. Usando il filtro nebulare ho ridotto il contrasto del fondo cielo, ma niente di che. Ho fatto prove anche con altri ingrandimenti, ma ho preferito usare il minimo (60x)

Molto emozionante, poichè è la prima vera nebulosa che riesco a distinguere per bene con i miei occhi. Più che una nebulosa mi sembrava un bel globulo rosso.

FOTO TRATTA DA INTERNET (Magari l’avessi potuta vedere così grande e colorata)

m57 nebulosa anello

Giove – 21 Aprile

Ripresa di Giove del 21 Aprile 04:09 am

Barlow 3x + Philips ToUcam

Acquisizione con K3CCD 120secondi

Elaborazione Registax + Photoshop

 

 

giove3x.jpg
Una seconda elaborazione:
Giove

Saturno 18 aprile

Il solito:

Skywatcher Maksutov mc127
Barlow 3x
elaborazione: 

Webcam Philips Toucam II con driver SPC900 – fps 5
Acquisizione con K3CCDTools 120sec.
Align & Stacking con Registax4
Ritocchi di contrasto e colore con Photoshop

Giorno dopo giorno si fanno dei passettini in avanti.
 

Saturno 18 aprile

Saturno – Test con la barlow

Stasera il tempo mi ha permesso di fare dei test con le barlow che ho comprato e devo dire che sono abbastanza soddisfatto.

L’osservazione visuale mi è piaciuta molto, a 2x con l’oculare da 10mm si distingueva bene la divisione di Cassini (vista per la prima volta con i miei occhi). A 3x l’osservazione visuale era abbastanza sgranata con luminosità decente. Giusto per provare ho usato il 6,5mm con la 3x per un ingrandimento totale di circa 700 ingrandimenti e il pianeta appariva gigante ma brutto da vedere.

Ho quindi acquisito un filmato di 60 secondi con IRIS a 5fps con otturatore al massimo possibile per la mia TOUcam non modificata per la lunga esposizione e con Registax ho fatto le solite procedure di allineamento. Poi ho riportato il file in IRIS perchè ho trovato migliore il wavelet e l’unsharping mask.

Alla fine ci ho lavorato photoshop per migliorare contrasti, curve e colori e per eliminare manualmente le imperfezioni.

Il risultato non è ottimo, ma soddisfacenti per un novellino come me. In ogni caso riproverò a fare lo stacking tramite IRIS per verificare se ottenere migliorie. Al momento trovo molto difficile e lenta questa operazione con IRIS. Se qualcuno di buon cuore mi vuole aiutare sarò davvero grato :).

Ecco il mio primo saturnone a 3x.

 

saturno3x

 

Strumentazione solita: Mak127 – webcam Philips Toucam.

Si accettano commenti e consigli.

oculari e lenti di barlow

Nuovo acquisto da miotti.

Lente di barlow 3x acromatica Heyford
Lente di barlow 2x acromatica Heyford
Oculare Plossl da 6.5mm Heyford

Spero di testarli quanto prima.

cimg4312.JPG

M3 e M92

Stasera per la prima volta ho osservato questi due ammassi globulari del catalogo Messier, M3 e M92. Il primo, molto facile da trovare, poco sopra Arcturus nella costellazione Bootes, il secondo visto più tardi, nella costellazione di Ercole. Purtroppo essendo troppo deboli non ho modo di fotografarli in webcam.

Ho quindi poggiato la digitale A MANO sull’oculare e ho fotografato quel batuffolino visibile decentemente solo con visione distolta, scusate quindi per la pessima qualità, ma lo posto giusto per documentare la cosa per uso interno.

Povero cielo inquinato.

 

m3.jpg

stazionamento senza cannocchiale polare.

Premessa: Ciò che state per leggere non è una guida sullo stazionamento senza cannocchiale polare, ma solo il racconto della mia INesperienza al riguardo. 

Purtroppo io sono un neofita balconista, per cui lo stazionamento del telescopio è una cosa che ho trovato difficoltosa sin dal primo momento.

In realtà riesco a vedere la polare stando in piedi, ma purtroppo essa per pochi cm è visibile solo dall’oculare principale del telescopio e non attraverso il forellino della montatura che ospita il cannocchiale polare.
Per questo il mio primo approccio è stato quello “a casaccio”, ho disposto il lato nord della mia montatura eq3.2 approssimativamente verso il nord geografico e poi passavo subito all’osservazione con notevoli difetti di inseguimento.
La regolazione dell’inclinazione l’ho fatta solo attraverso la scala graduata, ma mi sono subito reso conto che pur attivando il motorino in A.R. l’oggetto dopo circa un minuto scappava via in declinazione.

Ho cercato su internet le varie procedure alternative, tipo il metodo delle derive o bigourdan, che consiste nel procedere per piccoli step, visionando di volta in volta lo scarto di spostamento di un oggetto inquadrato, ma vuoi per incapacità, vuoi per il troppo tempo necessario per la procedura, non sono riuscito a terminare questo procedimento.

Quando mi sono reso conto che riuscivo a inquadrare dall’oculare la polare ho provato ad effettuare l’allineamento in maniera semplice. Ho posizionato l’asse della declinazione su 90°, che rappresenta appunto lo zenith astronomico (alle nostre latitudini diverso da quello terrestre), dopodiche, a mano, mi sono messo a ruotare di molti gradi l’asse in a.r avanti e indietro, per capire se gli oggetti inquadrati compievano degli archi piccoli o grandi; Andando a tentoni ho trovato il punto in cui ogni tipo di rotazione dell’asse ar corrispondeva a non cambiare inquadratura, ma solo l’orientamento e allora ho agito sulla posizione fisica della montatura fino a portarla in direzione della polare. A questo punto tramite le regolazioni dell’inclinazione ho portato la polare nel campo e mi sono subito reso conto che era perfettamente al centro e muovendomi in AR restava sempre lì.  Ho quindi subito messo dei segnetti per terra con il nastro isolante e le osservazioni sono state davvero piacevoli, ho inquadrato Arcturus, e con sommo piacere l’ho trovato inquadrato anche dopo mezzora, con un lieve e accettabile spostamento.

Stamattina mi sveglio, esco fuori al balcone e trovo mia madre che stava staccando uno dei punti segnalati con il nastro isolante :|. Devo trovare assolutamente un sito alternativo di osservazione, SERIO e privo di interferenze casalinghe.

La grande macchia rossa di Giove

Finalmente dopo vari tentativi, credo di aver capito perchè Giove veniva sempre poco dettagliato.

Acquisivo e sommavo troppi fotogrammi, per cui, il grande pianeta, avendo una rotazione molto rapida, veniva mossa per dirla in parole povere.

Questa volta ho provato solo con 30 secondi, una bella regolatina alle impostazioni della webcam, tanto olio di gomito su photoshop e si riesce a intravedere qualche bel dettaglio compresa la grande macchia rossa di Giove.

 

 

La grande macchia rossa di giove

Giove Io Europa, qualche passo avanti

Forte della stabilità maggiore data dai motori in A.R. ho aumentato i tempi di acquisizione dei video e i video sono venuti decisamente migliori.

seeing scarso con molti tremolii ai bordi del pianeta.

 

 

giove-io-europa.jpg
Foto elaborata con Registax4 e corretta con Photoshop.

e’ arrivata la pulsantiera

Finalmente dopo quasi un mese dall’acquisto di tutta l’attrezzatura sono riuscito ad avere una pulsantiera di ricambio (dopo che l’originale si è fusa per un banale errore).

Nel frattempo mi è anche arrivato un comune filtro lunare, per non essere accecato dalla luce eccessiva.

Spero che il tempo stasera mi permetta di tentare una osservazione.

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